Tantra quale via della trasformazione – 3^ parte – Luca Violini
I Preparativi dell’ Iniziazione
L’iniziazione si svolge all’interno del «Puro Mandala», riflesso della saggezza della divinità, dunque il discepolo, per poter accedervi, deve liberarsi dai suoi «mandala ordinari» pertanto prima di ricevere l’iniziazione effettiva vi sono 14 preparativi da effettuare:
1. Sviluppo della corretta motivazione per prendere l’iniziazione (bsam pa bcos pa);
2. Iniziazione interiore (nang dbang bskur ba). In questa fase le fasi preparatorie all’iniziazione, il discepolo viene risucchiato dai raggi di luce provengono dal cuore del maestro, detto maestro Vajra, entra nella sua bocca, discende lungo il canale centrale del maestro ed, attraverso il sentiero segreto del padre, entra nel loto della consorte per assumere la stessa forma della divinità di cui sta ricevendo l’iniziazione. Nel ventre della consorte del Guru, visto come la divinità stessa, per la prima volta riceve l’iniziazione che lo purifica, poi, dopo la sua nuova nascita dal loto della consorte, viene a trovarsi davanti l’ingresso di una delle quattro porte del Mandala (solitamente ad Est);
3. Richiesta per l’iniziazione (gsol btab bsngags). Essa è seguita dalla conferma del conferimento da parte del maestro;
4. Prendere i voti comuni (thun mong gi sdom bzung). Consiste dell’impegno a rifugiarsi e allo sviluppo dell’attitudine illuminata;
5. Prendere i voti non comuni del mantra (thun mong ma yin pa sngags kyi sdom pabzung ba). Consiste di tre voti della disciplina, voti associati con ognuno dei cinque tipi e i quattordici voti basilari;
6. Protezione (srung ba). Qui gli studenti immaginano, in sei punti del corpo, le sillabe-seme dei sei tipi di Buddha: fronte u sul disco della luna (bianco), cuore T sul disco di Rahu (nero), capo A sul disco di spazio (verde), ombelico ki sul disco di Kalagni (giallo), gola pi sul disco del sole (rosso), genitali ah sul disco di
consapevolezza (blu);
7. Suprema Consacrazione dei tre luoghi (gnas gsum byin rlabs mchog). Gli studenti immaginano le sillabe “hum”, “ah” e “om” al loro cuore, gola e capo, al fine di consacrare rispettivamente la loro mente, la loro parola e il loro corpo come tre vajra;
8. Lancio del bastoncino rituale (so shing dor ba). Lungo dodici dita, il largo bastoncino rituale è fatto con un legno dolce, ed è lanciato dallo studente in un mandala (colorato)al fine di determinare il tipo di conseguimento (in particolare l’attività) per la quale lo studente è maggiormente adatto. Vi sono quattro attività dette le quattro azioni della saggezza sono che sotto riportiamo insieme alla generica disposizione delle direzioni:
•l’azione pacifica, per la purificazione, corrispondente all’elemento acqua, alla direzione est e al colore bianco;
•l’azione feroce, per la sottomissione delle forze negative, corrispondente all’elemento aria, alla direzione nord e al colore verde;
•l’azione del potere, per conquistare, corrispondente all’elemento fuoco, alla direzione ovest e al colore rosso;
•l’azione della crescita, per la prosperità, corrispondente all’elemento terra, alla direzione sud e al colore giallo.
Queste propensioni sono indicati dalla direzione all’interno del mandala in cui la parte superiore del legnetto cade.
9. Il maestro versa dell’acqua nei palmi delle mani (khyor chu sbyin pa) dell’iniziato. Serve a purificare le tre porte di corpo, parola e mente al fine di chiarire i sogni (sogni che potrebbero verificarsi prima della iniziazione principale e che potrebbero fornire indicazioni circa la propria pratica futura);
10. Il maestro dona l’erba kusa (ku sha sbyin pa). Il praticante pone quest’erba sotto il suo letto la notte per evitare sogni disturbati o contusi.
11. Il maestro dona un cordoncino di protezione (srung skud sbyin pa). Serve a proteggere dagli ostacoli nei sogni;
12. Supplica a Vajrasattva (rdor sems bskul ba). Serve a purificare la consapevolezza degli studenti;
13. Spiegazione del dharma profondo (zab mo’i chos bshad). Serve a far sì che gli studenti non si allontanino dal sentiero corretto;
14. Esame dei sogni (rmi lam brtag pa). Questa è un’istruzione su cosa fare dell’erba kusa e su quando osservare i sogni. Il testo fornisce alcuni dettagli circa la natura dei sogni propizi e su cosa fare quando i segni che sorgono non lo sono.
L’Iniziazione effettiva
In questa fase al praticanti vengono coperti gli occhi da una benda che gli impedisce di vedere il Mandala. In questo momento dal palazzo della divinità viene verso l’aiutante Vajra, che ha lo scopo di condurci al cospetto della divinità da cui riceverà l’iniziazione. L’aiutante Vajra detto Lama Karma Vajra pone per prima cosa un vajra nella mano destra del candidato che prende l’impegno solenne di non rivelare per nessun motivo, a coloro che non hanno fede o non sono stati iniziati, i segreti del Mandala.
L’Entrata nel Mandala
Dopo avere recitato per tre o più volte il solenne impegno il karma vajra conduce il discepolo all’interno del Palazzo l’iniziando; mentre il Maestro recita un mantra, il candidato circumambula il mandala per tre volte tenendo la destra e tornando al termine ad Est. Durante queste circumambulazioni tutte le porte del Mandala si apriranno sia quelle esterne sia interne e tutte le pareti si fanno trasparenti.. Ritornato alla porta dell’Est il discepolo ripete dei Mantra assumendo il colore associato a quella direzione (di solito il bianco). Poi si sposta in ognuno dei punti cardinali del Mandala ripetendo i Mantra e assumendo dei colori specifici (di solito giallo a Sud, rosso ad Ovest, Nord verde o Blue scuro, bianco Est), pur variando da Tantra a Tantra. Al termine di quest’ultima circumambulazione, assume di nuovo degli impegni solenni al termine dei quali gli viene offerta dell’acqua bere. Segue poi una pratica specifica in suoi quattro elementi di Aria, Fuoco,Terra ed Acqua vengono purificati. Al termine di questa pratica l’elemento acqua del discepolo si trasformerà in nettare ed Ambrosia e il candidato dovrà immaginare di essere purificato dalle maculazioni grossolane.
Luca Violini