Una russa a Montparnasse: biografia intellettuale di Maria De Naglowska – 6^ parte – Francesco Innella
I discepoli
Discepoli di Maria De Naglowska furono: Claude d’Yge, Camille Bryen, John Carteret, Marc Semenof. Claude d’YGE, meglio conosciuto, come Claude Lablatinière, (1912-1964), scrisse diversi articoli su riviste, esoteriche. Autore di una antologia della poesia ermetica e di un saggio sui filosofi alchemici. Secondo Eugène Canseliet Claude Lablatinière d’YGE Non era un alchimista attivo, fondò una accademia letteraria detta gli amanti del Liocorno. Camille Bryen ( 1907 -1977 ) fu un artista della nuova scuola parigina inserita nell’ambito fu un pittore e poeta francese esponente dell’astrattismo lirico (corrente informale). Camille Bryen si trasferì giovanissimo a Parigi, dove frequentò gli ambienti d’avanguardia della rive gauche.Il suo esordio letterario avvenne nel 1927 con la raccolta di poesie intitolata Opopanax seguita cinque anni dopo da Expériences, liriche ricercate impregnate di surrealismo. Nel 1934 si impegnò nella preparazione di disegni improvvisati e spontanei e a collages che espose a Parigi. L’anno successivo si recò in Belgio a La Louvière per un’esposizione surrealista, mentre nel 1936 realizzò la sua prima esposizione di opere tachiste al Salon des Surindépendants. L’anno seguente partecipò assieme a Jean Arp, Kandinski, Francis Picabia alla stesura del Manifesto dimensionista. Nel secondo dopoguerra presenziò al Salon del 1946 rivelandosi come uno dei più significativi pittori astrattisti, che grazie al tachisme, al gusto dei colori, alla disgregazione della struttura disegnata, divenne uno dei più importanti esponenti della corrente informale.In questo periodo intensificò le sue pubblicazioni letterarie partecipando attivamente al dibattito estetico-culturale con i saggi Significants de l’informel del 1951, Art fantastique del 1952, Tendances nuovelles del 1955. Il suo percorso artistico lo portò a scavalcare ogni significato associato alla realtà per la forma, il colore ed il segno perseguendo invece l’interiorità ed il mondo universale dentro di sé. Questo cammino, accostato al movimento esistenzialista approdò al cosiddetto colloquio abumanista. John Carteret nacque a Charleville 27 Marzo, 1906 fu astrologo, poeta ed alchimista di lui non sono giunti scritti significativi. Legato invece al Martinismo russo fu Marc Semenorf .
Maria De Naglowska adepta della Via della Mano Sinistra
Il magismo di Maria De Naglowska si può inquadrare nella Via della mano sinistra. I termini Via della mano sinistra e della mano destra si riferiscono ad una dicotomia tra due opposte filosofie trovato nella tradizione esoterica occidentale, che si estende su diversi gruppi coinvolti nell’occulto e nella magia cerimoniale. In alcune definizioni, il sentiero della mano sinistra è identificata con la magia nera e quello della mano destra con benevola Magia Bianca. La Via della mano sinistra (anche conosciuta con l’acronimo LHP, dall’inglese Left Hand Path), contrapposta alla Via della mano destra indica un insieme di movimenti religiosi che condividono la maggior parte di queste caratteristiche: una visione agnostica o gnostica per quando riguardo la divinità. La credenza che le persone dovrebbero trascendere la natura umana circoscritta in limiti fisici, praticando l’auto-divinizzazione. Secondo diverse opinioni questo è possibile per tutti, o solo per alcuni. Il rifiuto di una legge di retribuzione/castigo (quale il Karma la Legge del Tre la qualità in una vita ultraterrena, o simili), in virtù della credenza che ognuno debba costruirsi un proprio codice morale. Il rifiuto di una verità universale, in favore di una visione della verità individuale, singola all’individuo. Una visione della vita quale opera del proprio IO, e sottomessa ad esso. Il rifiuto della dicotomia bene e male, in favore del volere personale.
In aggiunta, molti movimenti dell’LHP accettano una visione relativista del mondo. La possibile esistenza di più entità sovrannaturali, visti quali mezzi ed alleati all’essere ma non superiori ad esso. L’esistenza di una polarità maschile e femminile nelle forze della natura. L’utilizzo di sostanze psicoattive per alterare la propria coscienza. La centralità della sapienza, della ricerca e della pratica, in contrapposizione ad un cieco fideismo che la divinità, interiore ed esteriore, è sia immanente che trascendente. Che, in ultima istanza, l’individuo sia il solo responsabile delle proprie azioni, e che non esista una salvezza esterna che ci possa mettere al riparo dagli esiti di tali azioni. Che le forze della natura possano essere piegate alla volontà dell’individuo (magia), e che questa operi secondo leggi naturali in accordo con principi “scientifici” non ancora noti. L’idea che siamo tutti interconnessi e parte di un Tutto. L’idea di base che ogni essere vivente, comportandosi come meglio crede, agisca favorevolmente di qualsiasi sistema di credenze a lui impartito come “giusto”. L’idea di base che ciò che vive, è essenzialmente perfetto. Solitamente varie forme di Satanismo, come la relativamente recente Chiesa di Satana, e altre religioni antiche sono considerate appartenenti alla via della mano sinistra, mentre altre organizzazioni sono considerate appartenenti alla Via della mano destra(RHP, dall’inglese Right Hand Path) in quanto condividono caratteristiche delle religioni abramitiche. Per quel che riguarda le religioni orientali, il Buddhismo Vajrayana, il tantrismo ed il taoismo sono considerati LHP, mentre il Buddhismo Theravada ed il confucianesimo sono RHP; il Buddhismo Mahayana ha aspetti che lo collocano a metà fra queste due categorie: LHP, in quanto mira ad una consapevolezza interiore, ed RHP in quanto il percorso che porta a questa consapevolezza passa attraverso l’acquisizione di meriti ottenuti aderendo ad un rigido codice morale .Occultisti, satanisti ed esoteristi utilizzano il termine “LHP” per indicare un metodo di studio ed insegnamento del sapere occulto: l’LHP è visto come un percorso di crescita libero da costrizioni e dettami morali, al contrario dell’RHP. Le persone aderenti alla via di mano sinistra in occidente usano solitamente il simbolo del capro o Baphomet. Secondo idee comuni di coloro che seguono questa via, i seguaci dell’RHP vengono visti come “pecore”, in quanto tali persone esibirebbero una mentalità di “gregge”. Va però meditato che questo resta in una visione sinistra fin quando tale pensiero resti personale alla persona che lo emette, o diventerebbe a suauna legge morale, non inerente alle caratteristiche della via stessa. La Via della mano destra (anche nota con l’acronimo RHP, dall’inglese Right Hand Path, contrapposta alla Via della mano sinistra) è una definizione che comprende i maggiori esponenti gruppi religiosi oggi. Queste religioni si basano su ben definite linee di codice morale ed etico, dogmi e concetti definiti. Tali religioni, definite recenti, condividono quasi in modo totalitario questi punti:La credenza in uno o più esseri supremi (Dio).
L’obbedienza (in diversi gradi) a tale divinità. La credenza a tali concetti e dogmi quali perfetti ed esenti da opinione, con la conseguente visione spesso riduttiva verso chi non aderisce allo stesso pensiero .La divisione di corpo, mente e spirito in tre entità separate. Nella religione cristiana si hanno i riferimenti a padre (mente), figlio (corpo), e spirito santo. L’adesione a convenzioni e norme sociali, o dogmi, dettati dal credo che possano in qualche modo influire su terzi. (Es.: “non uccidere” o “non provocare sofferenza ai viventi”)La credenza in una legge di retribuzione/castigo (quale il Karma, la Legge del Tre, qualità della vita ultraterrena, o simili), per cui gli individui vengono ricompensati o puniti per le loro azioni. La visione dell’individuo quale limitato ed imperfetto, che necessita una guida maggiormente evoluta per poter migliorare la propria condizione esistenziale. L’idea di dover porre le proprie scuse agli esseri supremi, nel caso in cui si commette un peccato, ossia non si segue la legge condivisa all’interno della religione stessa. Il desiderio di unione/assorbimento/fusione dell’individuo con l’essere superiore. Solitamente le religioni abramitiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam e certe devozioni dell’Induismo (Vaishnavismo e Shivaismo sono considerate appartenenti all’via della mano destra, anche se i seguaci delle religioni abramitiche rifiutano questa etichetta (in particolare, l’ultimo punto di unione col divino pare non essere il loro obiettivo, anche se la cosa potrebbe essere opinabile). Altre religioni dell’via della mano destra sono Mazdeismo, Sikhismo Atonismo e Kemetismo. Ora al di là di questa classificazione tra le due Vie che ho delineato sopra, la magia effettuata dalla Naglowska che ebbe secondo Evola più una costruzione fantastica che magica si inserisce in una visione che polarizza l’attività sessuale, che inneggia dionisisticamente alla vita e che finisce con il negare qualsiasi spiraglio trascendente..” Oh discepolo non c’è più nulla per te oltre la morte devi rendere alla carne quello che gli appartiene.” E nonostante la mistificazione presenti nei suoi testi si deve forse anche considerare che la conoscenza delle tecniche sessuali conosciute dalla Naglowska avesse delle origini gnostiche. E può darsi che la sua vita scandalosa abbia dato lo spunto ai giornalisti che assistevano alle sue lezioni nei caffè parigini per potersi sbizzarrire . Ma la Naglowska fu la coraggiosa pioniera della liberazione della donna e tutto il suo discorso forse in questa direzione voleva approdare. La stessa accusa di satanismo rivolta alla donna, non regge, perché la sua concezione di Lucifero, come apportatore di luce e che è già presente nella stessa concezione Teosofica, si discosta, dalla visione giudaica – cristiana che vede in lui l’Avversario. Anzi la Naglowska ha una sorprendente affinità con Papini che nel suo testo dal titolo: “ Il diavolo”, arriva a proporre il riscatto di Satana che alla fine entra nel piano provvidenziale della salvezza divina. E anche l’esoterista russa vuole realizzare lo stesso fine.
Molti oggi vedono nella nascita dello gnosticismo, del templarismo, le radici stesse della massoneria e condannano senza appello le straordinarie scuole esoteriche che hanno costituito un interessante patrimonio mondiale, quali la teosofia, e l’antroposofia, di cui in Italia abbiamo avuto due validissimi maestri come Scaligero e Colazza. Condannano Evola, come rappresentante del nazismo. Non accettano l’alto discorso ermetico di una straordinaria scuola italiana: il pitagorismo del Maestro Kremmerz e vorrebbero che tornassimo al cilicio e alla penitenza. Ma nessuno ha dimenticato il supremo sacrificio di Giordano Bruno, libero promulgatore dell’ermetismo egizio. Mi auguro che costoro la finiscano di vedere il male dove non c’è e di essere aperti a quella voce profonda che nell’uomo sussurra la strada che deve seguire. Concludo questo mio breve lavoro su una donna controversa che ha causato scandalo alla sua epoca e che ancora oggi è condannata e l’immagino come una eretica che ha sacrificato se stessa sull’altere della conoscenza.
Francesco Innella